Ultra Trail Running: donne più forti degli uomini?
Le donne sono migliori degli uomini nelle gare di ultra distanza?
Questa è una domanda che spesso si sente fra gli appassionati di trail running o si legge su social o articoli web. Domanda che probabilmente nasce grazie alle prestazioni eccezionali che alcune atlete sono in grado di regalarci, soprattutto in competizioni di ultra trail, dove non è raro trovare una donna nei primissimi posti della classifica assoluta, davanti alla maggior parte dei colleghi uomini. Quando succede questo bisogna considerare che a volte può essere semplicemente dovuto al fatto che il livello tecnico della gara maschile è medio/basso e che la donna in questione sia di un livello atletico più elevato e si sia trovata lì magari a seguito di un invito o semplicemente perchè la gara in questione rappresentava una buona occasione per svolgere un allenamento specifico, magari vicino a casa.
Se andiamo però ad analizzare le prestazioni in alcune delle competizioni di ultra endurance più famose al mondo, troviamo dei risultati sorprendenti, ad esempio Courtney Dauwalter, capace nel 2023 di piazzarsi 6^ assoluta alla Western States, 4^ alla Hardrock100 e 25^ ad UTMB. Naturalmente dominando in tutte e tre le occasioni la classifica femminile e risultando la prima in assoluto (uomini compresi) a vincere tutte e tre le più famose 100 miglia al mondo nello stesso anno.
Ma allora la risposta alla nostra domanda qual è? Come sempre cerchiamo di approfondire la questione andando ad analizzare lo studio di Besson e colleghi apparso nel 2022 sulla rivista Sports Medicine, in cui si analizzano con criterio scientifico le differenze fisiologiche fra uomini e donne nell'ultra running.

Parametri favorevoli all'uomo.
Viene innanzitutto spiegato come le differenze di prestazione fra i due sessi negli eventi di endurance siano solitamente giustificate con un ridotto VO2max da parte delle donne, a causa di una minore concentrazione di emoglobina nel sangue e di una maggiore percentuale di massa grassa rispetto agli uomini. Il VO2 max è la capacità di utilizzare ossigeno da parte dei muscoli che stanno lavorando sotto sforzo, diciamo che è la cilindrata massima del nostro motore e la ridotta concentrazione di emoglobina nelle donne riduce la capacità di trasportare ossigeno dai polmoni fino ai muscoli attivi, riducendone quindi la disponibilità per l'utilizzo.
Parametri favorevoli alla donna.
Ci sono però altre variabili fisiologiche che sembrano essere invece favorevoli alle donne:
- utilizzo dei grassi: sembra che le donne abbiano una maggior capacità di utilizzare grassi come energia durante lo sforzo prolungato e di conseguenza risparmiare carboidrati, il che fornirebbe un vantaggio nelle competizioni di lunga durata. Inoltre le donne sembrano possedere anche una migliore "flessibilità metabolica", ovvero la capacità di modulare la produzione di energia in base alla disponibilità di nutrienti. Da notare anche che il catabolismo proteico durante lo sforzo, ovvero l'utilizzazione di proteine come energia, sembra inferiore nelle donne, altro dato che suggerirebbe un vantaggio nell'ultra endurance. Alcuni autori indicano l'importanza degli ormoni sessuali femminili (estrogeni) nella regolazione di questi meccanismi e dell'influenza della fase del ciclo mestruale, dei contraccettivi orali, oltre che a dieta e livello di allenamento, rispetto al metabolismo energetico;
- fatica neuromuscolare: una maggior proporzione di fibre di tipo I (lente) ed una maggior capillarizzazione nelle donne, sembrano essere una valida spiegazione al fatto che queste presentino una minor fatica neuromuscolare dopo lo sforzo. Inoltre la conseguente miglior vasodilatazione in risposta all'esercizio, associata all'azione degli estrogeni spiegherebbe la capacità di recuperare più velocemente;
- pacing: molti studi evidenziano come le donne abbiano una capacità di mantenere un ritmo più uniforme durante le gare di endurance, tendendo a calare di meno il ritmo nella seconda parte di gara e realizzando più frequentemente dei negative splits nelle maratone;
Il quadro complessivo.
Qui di seguito una bellissima rappresentazione grafica, tratta dallo studio in oggetto, che riassume le diverse caratteristiche fisiologiche presenti fra uomo e donna. I riquadri arancioni indicano i parametri favorevoli alle donne, mente i verdi quelli favorevoli agli uomini. Vedete poi come il tutto viene influenzato dalla fase del ciclo mestruale e di conseguenza dalla diversa concentrazione ormonale.

Riassumendo, le donne rispetto agli uomini, hanno una maggiore proporzione di fibre di tipo I, una maggior capillarizzazione, una migliore capacità di usare i grassi come carburante e quindi di risparmiare carboidrati, dimostrando inoltre un miglior pacing e meno fatica neuromuscolare in seguito a sforzi di lunga durata. Queste caratteristiche forniscono un vantaggio alle donne nelle competizioni di ultra endurance, ma altri fattori, come un ridotto VO2max, una ridotta capacità di trasportare ossigeno ed una maggior percentuale di massa grassa, controbilanciano la situazione.
Conclusioni.
Al momento le migliori prestazioni maschili e femminili nelle competizioni più importanti, ovvero dove il livello tecnico sia maschile che femminile è al top, sembrano differire del 10-12% circa, che è anche il valore di cui differiscono le prestazioni in eventi più brevi, dallo sprint alla maratona. Tuttavia se invece di considerare le top performance andiamo a considerare tutti i partecipanti, questo divario sembra ridursi con l'aumentare della distanza di gara. Per dare una risposta definitiva alla nostra domanda iniziale bisogna anche considerare che la percentuale di donne che partecipano a gare di ultra trail o ultra running è ancora molto inferiore a quella maschile, inoltre rimangono molte aree da studiare e capire in maniera più profonda, come ad esempio: le differenze di genere in condizioni di fatica, sia a livello fisiologico che biomeccanico, fattori psicologici, fattori sociologici, ecc. Alla luce di tutti queste variabili la risposta alla nostra domanda rimane aperta in attesa di ulteriori sviluppi!
Bibliografia.
Besson T, Macchi R, Rossi J, Morio CYM, Kunimasa Y, Nicol C, Vercruyssen F, Millet GY. Sex Differences in Endurance Running. Sports Med. 2022 Jun;52(6):1235-1257. doi: 10.1007/s40279-022-01651-w. Epub 2022 Feb 5. PMID: 35122632.