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Recensione Craft Kype Pro

Alex Baldaccini • 17 novembre 2024

Test della nuovissima scarpa da performance di Craft Running con inserto in carbonio.

Craft Kype Pro

1. Introduzione

Marca e modello: Craft Kype Pro

Peso: 198gr (num. UK 8).

Drop: 8mm (tallone 40mm, avampiede 32mm).

Scopo: calzatura da gara per la corsa su strada dai 10km alla maratona.

Data di rilascio: novembre 2024 alla New York City Marathon.


2. Comfort e vestibilità

Taglia: la calzata con il collare a calzino  risulta fasciante e comoda anche per chi ha il piede magro come me.

Pelle e materiali: la tomaia a trama aperta è leggerissima  e super traspirante, realizzata con tessitura a singolo filato con tecnologia Aero Mesh di Craft. Non presenta cuciture e quindi le zone di sfregamento sono assenti.

Collare e linguetta: collare a calzino e linguetta molto morbida tutt'uno con la tomaia. Nessuna zona di sfregamento.

Ammortizzazione: il livello di comfort durante la corsa è ottimo, è una scarpa studiata per distanze su strada dai 10km fino alla maratona, passando per la mezza maratona.


3. Prestazioni durante la corsa

Ammortizzazione: schiuma XX in Pebax con infusione di azoto. Ammortizzazione e reattività sembrano bilanciate al punto giusto.

Stabilità: presenta un design particolare sul tallone, definito 'split heel', ovvero tallone diviso, che garantisce una migliore stabilità in curva. Lo split interessa sia la suola che l'inserto in carbonio realizzato da Arris.

Flessibilità: il tallone diviso in due e la tomaia in tessuto lasciano una grande libertà di movimento al piede.

Ritorno di energia: il ritorno di energia è garantito sia dal rocker aggressivo, dall'inserto in carbonio e dal materiale dell'intersuola.


4. Grip e suola

Adesione: battistrada Lightsole realizzato in collaborazione con Vittoria, azienda leader nei copertoni da ciclismo, per garantire massima trazione. Da ricordare che rimane una scarpa esclusivamente da strada.

Durabilità della suola: la durata dovrebbe essere garantita dal battistrada, ma non ho ancora avuto modo di testarla. Da ricordare che rimane una scarpa esclusivamente per competizioni  su strada.


5. Design e estetica

Aspetto: design moderno ed accattivante, non passa inosservata.


7. Durabilità

Materiali e costruzione: la scarpa è costruita con materiali di qualità molto alta, descritti come duraturi. Non ho avuto la possibilità di testare questa caratteristica e bisogna sempre tenere presente che parliamo di una supershoe, quindi la sua durata non va paragonata alle scarpe da allenamento.


8. Pro e contro

Punti di forza: materiali e tecnologie impiegati, leggerezza, comodità.

Punti deboli: sensazione di corsa a ritmi lenti.


9. Considerazioni personali

Ho testato questa scarpa a ritmi medio veloci, indicativamente dai 5'00"/km ai 2'50"/km. La sensazione generale è che si tratti di una scarpa che deve essere spinta sotto ad un certo ritmo per poter restituire sensazioni di corsa ottimali, diciamo sotto ai 4'30"-4'40"/km per dare un valore di riferimento. A queste andature la sensazione di spinta  si percepisce in maniera netta  e la stabilità rimane buona anche in presenza di curve affrontate ad alta velocità, inoltre l'intersuola in Pebax garantisce una sensazione di impatto morbido con il terreno, offrendo un'andatura silenziosa e leggera. A ritmi lenti invece ho percepito una 'sensazione di gradino', come se l'avampiede fosse più alto del retropiede (cosa che ovviamente non è), data probabilmente dalla forma della scarpa e dalla mia differente meccanica di corsa rispetto ai ritmi più allegri.

Eventuali raccomandazioni: ricordare sempre che la sensazione  e la comodità delle scarpe da running è molto soggettiva  ed è influenzata, oltre che dal ritmo di corsa, dalla conformazione del piede e dell'arto inferiore e dalla biomeccanica del gesto atletico di ognuno. L'ideale, avendone la possibilità, sarebbe provarle.


TEST eseguito da ALEX BALDACCINI | chi sono

Alex Baldaccini con Kype Pro

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